Il delirio

E' giusto, in questa nostra società, incontrare ultimamente dei tizi che probabilmente hanno perso anche l'ultimo neurone che abitava il loro desolato cervello.


Dovrei prendermela meno.
E' vero.
Dovrei ignorare il mondo che mi gira intorno.
E' vero.
Dovrei calmarmi.
Nulla di più.
E smettere di pretendere che gli altri attacchino la spina al cervelletto prima di fare qualcosa.
Ma è più forte di me.

Come ripeto sempre, perché mi fa piacere pensare di non essere megalomane e saccente, non ho un Q.I. così elevato da potermi permettere di criticare a destra e a manca, ma di certo una cosa che di certo non mi manca, è la determinazione.

E io divento furiosa quando, in situazioni simili a quella capitatami questa mattina dopo aver fallito miseramente il mio esame un pò perché sapevo poco, un pò perché mi sono rifiutata di copiare, mi devo anche sentir dire:

-Ma come, eri perfetta! Lui non ti avrebbe mai visto! Come hai fatto a non copiare?-

E già qua, ti sfavi (perdonate il linguaggio poco cordiale, ma ci vuole!) perché ti girano le palle dato che hai consegnato in bianco.
E le persone che mi conoscono bene e sanno come sono fatta e che detesto copiare con tutta me stessa, probabilmente stanno già svogliando i recenti necrologi in cerca di uno studente.
Lasciate perdere.
E' ancora vivo.
Come se non bastasse a far capire che tutto questo è perché è intellettualmente ridotto, il tizio in questione che si è fatto richiamare 3 volte dal professore perchè non sa nemmeno con che parola inizia la parola COPIARE, viene a criticare me.
E no, mi dispiace.
Sei fortunato, tizio, che mi sono trattenuta.
Pensa per te.
A me ci penso da sola, perfettamente e tranquillamente.

E con questo passo e chiudo

_Shyser_

  • Digg
  • Del.icio.us
  • StumbleUpon
  • Reddit
  • Twitter
  • RSS

0 Response to "Il delirio"

Posta un commento