Il delirio

E' giusto, in questa nostra società, incontrare ultimamente dei tizi che probabilmente hanno perso anche l'ultimo neurone che abitava il loro desolato cervello.


Dovrei prendermela meno.
E' vero.
Dovrei ignorare il mondo che mi gira intorno.
E' vero.
Dovrei calmarmi.
Nulla di più.
E smettere di pretendere che gli altri attacchino la spina al cervelletto prima di fare qualcosa.
Ma è più forte di me.

Come ripeto sempre, perché mi fa piacere pensare di non essere megalomane e saccente, non ho un Q.I. così elevato da potermi permettere di criticare a destra e a manca, ma di certo una cosa che di certo non mi manca, è la determinazione.

E io divento furiosa quando, in situazioni simili a quella capitatami questa mattina dopo aver fallito miseramente il mio esame un pò perché sapevo poco, un pò perché mi sono rifiutata di copiare, mi devo anche sentir dire:

-Ma come, eri perfetta! Lui non ti avrebbe mai visto! Come hai fatto a non copiare?-

E già qua, ti sfavi (perdonate il linguaggio poco cordiale, ma ci vuole!) perché ti girano le palle dato che hai consegnato in bianco.
E le persone che mi conoscono bene e sanno come sono fatta e che detesto copiare con tutta me stessa, probabilmente stanno già svogliando i recenti necrologi in cerca di uno studente.
Lasciate perdere.
E' ancora vivo.
Come se non bastasse a far capire che tutto questo è perché è intellettualmente ridotto, il tizio in questione che si è fatto richiamare 3 volte dal professore perchè non sa nemmeno con che parola inizia la parola COPIARE, viene a criticare me.
E no, mi dispiace.
Sei fortunato, tizio, che mi sono trattenuta.
Pensa per te.
A me ci penso da sola, perfettamente e tranquillamente.

E con questo passo e chiudo

_Shyser_

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Yeah, fegato portami via!

E' bellissimo, ormai nel 2010, trovare nella mail privata, e-mail di persone che probabilmente non hanno ancora capito dove è la spina per attaccare il cervello.


Si sa, per lo meno lo sanno le persone che mi stanno intorno gli altri lo scopriranno ora ora, sono una fanwriter.
Cos'è vi chiederete voi? Una Fanwriter è una persona che ama scrivere e che si basa su romanzi, manga, anime già esistenti, prendendo i personaggi e creandoci una fanfiction inventata.

Il mio genere preferito è lo yaoi / slash.
Per le spiegazioni riguardo lo yaoi, rimando a questi siti:
http://www.ysal.it/vademecum.html (questo specialmente per la spiegazione approfondita e neutrale di questo fenomeno che, in gioventù, mi ha un pò cambiato il modo di vedere la vita e gli aspetti sociali che mi circondavano.)
Per lo slash invece è molto chiaro e preciso questo sito di wikipedia:

Ora, dopo che avete letto il genere che mi appassiona e su cui mi piace scrivere praticamente qualunque cosa, dobbiamo definire il paring.
Il paring è la coppia protagonista. Può essere una qualunque coppia, yaoi / yuri / etero, ma dato che mi piacciono i gay (oddio, l'ho detto, i puritani scapperanno? O:O) amo le coppie un pò anticonformiste.
Questa è la mia lista:
Harry Potter => Draco x Harry; Draco x Blaise; Harry x Blaise
Il Signore degli Anelli => Aragorn x Legolas
Star Trek => Spock x Kirk; Kirk x Scotty; Spock x Bones (coppia un pò sofferta X°D)
Star Wars => Obi Wan x Anakin (nuova triologia); Ian Solo x Luke (vecchia triologia)
Stargate => O'Neil x Jackson
Cronache di Narnia => Peter x Caspian; Peter x Edmund

Quindi, questo si riferisce SOLO ai film. Per gli anime e i telefilm ci sarebbe una fila troppo lunga, ora non mi va di definirla tutta.
Magari farò un post chilometrico a parte solo per i paring.

Perciò tornando al discorso originale, quando pubblico questi parti mentali senza senso su dei siti di fanfiction appositi, capita di tanto in tanto di dover utilizzare quello strumento primitivo che dai più è definita "barra delle informazioni" dove appunto è spiegata la coppia, il genere, la categoria e le note.

A questo punto, una persona intelligente, prima di iniziare a leggere, controlla se la fiction che si appresa a leggere è conforme ai propri gusti.
Se così non fosse, tira dritto verso la successiva.
Capita a volte, è capitato anche a me, di scrivere, arrivare ad un certo punto e trovarsi con un paring diverso da quello da cui si era partiti.
Ma, ovviamente, se lo scritto è intelligente ha un minimo di accortezza per avvisare, specialmente se si parte da una coppia etero per finire con una coppia gay.

Purtroppo questo non è il mio caso.
Io ho iniziato la fanfiction come Draco x Harry e finirà come Draco x Harry.
E' capitato però, che una lettrice piuttosto assidua, arriva al capitolo XVI, l'ultimo da me pubblicato sul sito che frequento di più, ha avuto il coraggio di contattarmi e mandarmi una mail.

Il contento è il seguente:
Ciao, scusa se ti ho contatto con la mail invece che lasciarti una recensione forse un pò negativa.
Volevo avvisarti che adoro come scrivi, come hai caratterizzato i personaggi e come li stai sviluppando, però c'è solo una cosa su cui mi trovo in disaccordo con te.
La coppia.
Perchè sai, all'inizio magari l'accenno poteva essere ben accetto, ma poi, arrivati a questo punto si è fatto troppo pesante.
Scusami ancora

*****

Io, in quanto autrice, rimango basita, perché mi chiedo a questo punto quale storia abbia letto.
Di sicuro non la mia in quanto:
a) La mia è definita come slash solo perchè sono personaggi umani
b) C'era l'avviso Shonen-Ai (cioè contenuti omosessuali senza accenni di sesso) praticamente ovunque
c) I due disgraziati NON si sono dati NEMMENO un bacio in sedici capitoli. Sono persi nel loro mondo fantastico, vagano da una disperazione all'altra.
Per intenderci, nemmeno di sono dichiarati.

Quindi, cara mia, mi spieghi quando e dove il tema dello yaoi di sarebbe fatto troppo pesante?
Davvero, che qualunque mi illumini.
Oppure sopprimete queste persone.

Con questo, passo e chiudo.

_Shyser_

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Capodanno e affini

Dopo aver dato quello che i miei amici hanno definito "il meglio di me", sono riuscita a riacquistare l'uso volontario del mio stomaco, del mio equilibrio, e perché no, anche della funzione motoria primaria per rollarsi una sigaretta.


Insomma, doveva partire come una serata tranquilla, anzi, io stessa ero stata incaricata di dover sorvegliare i probabili ubriachi.

E invece, ironica della sorte, aiutata da una buona dose di "Kanpai" e di un'ottima bottiglia di vodka al limone (di cui non svelerò la marca, sia mai che dovessi essere accusata di pubblicità occulta) sono uscita, per dirla breve, fuori come un balconcino.

O, nel caso proprio che sto raccontando, ero affettuosa. Il che non è sempre un fatto di per sé positivo.

Vagando di stanza in stanza, assillata come Ulisse dal problema di tornare a casa, io giravo senza meta abbracciando chiunque e dimostrandogli il mio affetto con parole che assolutamente senza senso.

Evitando di ricordare come la padrona di casa si sia divertita alle mie spalle (tutt'ora afferma di voler rivedermi in quelle condizioni e preme affinché spenda 7 euro per la vodka e mi subisca altre 7 ore di travaglio post sbronza) e di come mi abbiamo inondato di spumante al conto alla mezzanotte, posso affermare con assoluta tranquillità che è stato un capodanno veramente speciale.

E con questo, passo e chiudo.

_Shyler_

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